90 Seconds

There is new music! 90 Seconds is available on Bandcamp

This is the first of three Songs of the new Album IAR, (which is not finished yet), so 90 Seconds is maybe the hit single release.

It is part of Prog Magazine’s Tracks of the Week and in the competition, maybe until 14.07.2023…please vote for me if you like 🙂

A Review in Lingua Italiana

Athos Enrile has written a Review of SubTerraMachIneA.
Mille Grazie! Here is the Italian Text. Translate with Google Translate

Gerd Weyhing ‎- “SubTerraMachIneA”
Dicembre 2018

Etichetta:
Not On Label ‎– none
Formato:
CD, Album, Digitale
Paese:
Germany
Uscita:
07 Dec 2018
Genere:
Jazz, Rock
Stile:
Prog Rock, Psychedelic Rock, Minimal, Classic Rock

“Questo lavoro ù influenzato da Mike Oldfield, Steve Reich e Robert Fripp
”

Con questa chiosa il musicista tedesco Gerd Weyhing mi ha incuriosito, un artista che non conoscevo e di cui si possono leggere le note biografiche nell’ultima parte di articolo.
Dal momento che Weyhing afferma di non aver mai ricevuto commenti al suo lavoro in lingua italiana, presumo che sia sconosciuto al grande pubblico nostrano e quindi, avendone la possibilità, propongo anche l’ascolto dell’album costituito da tre lunghi brani, la cui somma temporale raggiunge i 67 minuti. Notevole.

“SubTerraMachIneA” ù un album totalmente strumentale, e quindi risulta prezioso il breve commento dell’autore che, per ogni brano, giustifica il titolo e ci regala l’ispirazione creativa, tra fatti concreti e allegorie.
Va da sĂ© che l’interpretazione soggettiva del fruitore esterno resta sacra e rappresenta uno degli obiettivi da raggiungere, ma conoscere l’opinione di chi ha visto/sentito scoccare la scintilla puĂČ condurre ad una stimolante comparazione di stati d’animo.
La musica di Gerd Weyhing ù
 avvolgente, o almeno lo Ăš quella che delinea questo progetto – l’unico al momento da me conosciuto -, un disco che ha avuto una lunga gestazione, iniziato nel novembre del 2013 e terminato nel dicembre del 2018.

La lezione dei maestri a cui Weyhing fa riferimento ad inizio articolo si dipana nel corso del primo giro di giostra, e mette in evidenza la forte necessità di minimalismo espositivo che si nutre di know how elettronico e di gioco spinto della ripetizione, un utilizzo di loop e soluzioni ripetute che sposano le atmosfere ambient che immagino siano figlie dei luoghi e delle situazioni in cui l’autore ù nato e cresciuto, spazi che forniscono spunti che, ne sono certo, trascendono la materia.

Dopo aver letto la sua biografia mi sono fatto l’idea che il tipo di cultura di Weyhing abbia trovato consolidamento attraverso esperienze trasversali e approfondite, non focalizzate su un solo aspetto, e quando si possiede il talento e lo studio per poter spaziare a piacimento, spesso la soluzione Ăš a portata di mano, un “Rasoio di Occam” che porta ad una rapida selezione, quella che indirizza verso la via piĂč semplice, quella in cui ci si trova maggiormente a proprio agio.

Il disco mi piace, ho apprezzato la genuinitĂ  e lo sforzo di ricerca, e il fare riferimento alle conoscenze pregresse non significa copiare ma, ed Ăš questo un caso limpido, trarre indicazioni per migliorarsi.
Devo anche dire che le parole di Weyhing legate ad ogni singolo brano mi hanno permesso di trovare con lui una buona sintonia, e il suo racconto Ăš diventato improvvisamente il mio.
Ma credo che “SubTerraMachIneA” potrebbe colpire d’istinto, senza alcuna delucidazione.
Lo propongo quindi in toto, per condividere con il potenziale lettore una musica che non puĂČ lasciare indifferente.

In una scala da 1 a 10, il mio gradimento personale determina un bell’8, ma ù possibile che successivi ascolti possano migliorare il mio giudizio.
Ecco cosa mi ha detto Gerd Weyhing a proposito delle tracce dell’album


The Tree

<<“L’albero” da cui ho tratto ispirazione Ăš una quercia gigante di circa 300 anni, martoriata nel 1994 in modo da farla morire lentamente, perchĂ© metĂ  dei vasi che servono per il trasporto dell’acqua, dalle radici verso l’alto, furono tagliate consciamente, da qualcuno che sapeva quello che stava facendo. Alla fine, nel 2011, l’albero Ăš morto, mai suoi resti sono ancora lĂŹ a ricordare un atto deprecabile. Nessuno ha mai scoperto chi abbia compiuto tale gesto e il perchĂ©.>>

Clockwork for Uncertain Times

<<“Clockwork for Uncertain Times” Ăš un orologio incerto, a volte piĂč grande e a volte piĂč piccolo della vita stessa – almeno come la immaginiamo – un percorso di cui il misuratore del tempo diventa metafora.>>

Silence and Ecstasy

Un po’ di storia dell’autore

Gerd Weyhing Ăš un compositore e musicista tedesco che si muove in area Progressive Rock e Ambient, descrivendo paesaggi sonori attraverso la musica elettronica.
Vive e lavora in un piccolo e tranquillo villaggio in Germania, Palatinate Forest, in una regione di bassa montagna situata nella Renania, in una sorta di parco naturale.
Fin dalla prima infanzia si appassiona a vari strumenti, tra cui la fisarmonica, il clarinetto e l’organo. Inizia a suonare la chitarra all’etĂ  di 14 anni e dal quel momento non si separa piĂč dallo strumento.
Recentemente si Ăš spinto verso la 12 corde arrivando a qualcosa simile al Chapman Stick, ed ha anche perlustrato il mondo delle percussioni.
Le sue ispirazioni includono i Beatles, Mike Oldfield, King Crimson, Gentle Giant, Genesis, Magma, Hedningarna, Klaus Schulze, Steve Reich, Nik BĂ€rtsch’s Ronin, e recentemente si Ăš avvicinato al Progressive Rock italiano degli anni ’70.
All’etĂ  di diciotto anni incomincia a comporre pezzi lunghi e complessi, con ritmi e metriche insolite, come “Sutherland”, suddiviso in 4 parti, la cui registrazione iniziĂČ nel 2013.
Mentre si trovava nelle Highlands scozzesi conobbe Morris Pert (Brand X) che viveva in quel luogo, e con lui realizzĂČ lunghe sessioni musicali, purtroppo mai registrate.
Negli anni ’90 Ăš stato chitarrista, cantante e scrittore nella band progessive “Brightness Falls”, dal nome di una canzone di Robert Fripp e David Sylvian. La band si sciolse dopo pochi anni e i “resti” formarono i “B4 Sunrise” (Reinhold KrĂ€mer, Wolfgang Bechtluft e Michael BrĂŒckner ecc.).
Dopo aver cercato per molti anni di trovare un modo convincente di fare musica dal vivo come solista, scopre il software Ableton Live, e da un paio d’anni Ăš in grado di realizzarsi in forma autarchica, suonando la chitarra con alcuni effetti dispositivi (loop, delate, ecc.) insieme a ciĂČ che il software ha da offrire, gestendo l’arte di fondere sempre meglio il Guitar World e la Elettronica.
Con questo concetto, a partire dal 2012, ha iniziato a suonare dal vivo molto piĂč spesso, soprattutto in Germania.
Il suo CD “The Hidden Symmetry”, registrato dal vivo nel dicembre 2011, Ăš stato accolto bene dalla critica mentre il doppio CD “Journeys to Imposible Places” propone le migliori registrazioni dal vivo del 2013.
Gerd Weyhing raggiunge il terzo posto nella categoria “Nuove scoperte 2013” alle Schallwelle Award Elections.
Un ritorno alle radici fatto di composizioni strumentali lunghe e complesse, lo conduce al Prog-Rock-Album “SubTerraMachIneA” (2018).
Al momento Weyhing sta lavorando su un complesso setup live strumentale di 67 minuti (la durata dell’album), e su alcune tracce influenzate dal prog italiano, e sta componendo nuova musica nei settori di Minimal, Electronics e Progressive Rock.
Saranno molti i musicisti che lo aiuteranno nel percorso!

Tracklist:

  1. The Tree 30:22
  2. Clockwork for Uncertain Times 24:20
  3. Silence and Ecstasy 12:20

Collegamenti Web
Musica https://gerdski.bandcamp.com
Info: https://www.gerdski.de
Video: https://www.youtube.com/

Contatti:
Gerd Weyhing
Hauptstr. 40
D-76857 Rinnthal
Posta elettronica: woyng@woyng.com

Credits:
Basso, batteria, chitarra elettrica, tastiere- Gerd Weyhing
Artwork – Gerd Weyhing
Composizioni – Gerd Weyhing
Note di copertina – Gerd Weyhing
Mixaggio – Gerd Weyhing
Produzione – Gerd Weyhing
Registrazione – Gerd Weyhing



Review en francais of SubTerraMachIneA by Prog Censor

Centurion of the Belgian Prog Magazine Prog Censor wrote a review about SubTerraMachIneA. Read it on the original page or here:

Gerd Weyhing
SubTerraMachIneA
musique progressive et sĂ©rielle – 67’09 – Allemagne ‘19
AprĂšs s’ĂȘtre exercĂ© Ă  la mĂ©thode du frippertronic (boucles sonores pratiquĂ©es par Robert Fripp), Gerd Weyhing propose, avec ce «SubTerraMachIneA», une nouvelle Ɠuvre instrumentale dont les prĂ©mices dĂ©butĂšrent fin 2013 avec l’élaboration du titre «The Tree». Ce long morceau (30 minutes), qui Ă©voque la douloureuse agonie d’un chĂȘne trois fois centenaire auquel on coupa le systĂšme d’irrigation du tissu xylĂ©mique afin que l’arbre se meure Ă  petit feu, Ă©volue dans le canevas d’une musique Ă  la fois progressive et rĂ©pĂ©titive. ThĂšmes et boucles en Ă©chos enchevĂȘtrĂ©s, en progression instrumentale, qui rappellent parfois le Mike Oldfield d’«Incantations» et d’«Amarok». Et mĂȘme si l’architecture et l’orchestration, un peu fouillis, ne permettent pas toujours d’adhĂ©rer complĂštement Ă  la dĂ©marche de l’artiste, nous avons lĂ  une fresque musicale qui ricoche au mieux sur l’histoire contĂ©e. Certes perfectible, ce «The Tree» reste donc une belle entrĂ©e en matiĂšre Ă  laquelle il manque sans doute un peu de fougue aux moments opportuns. Nous sommes en prĂ©sence d’un musicien fouineur qui n’a de cesse de nourrir sa musique, et ceci se confirme avec le deuxiĂšme titre, «Clockwork for Uncertain Times». Long de 24 minutes, il nous plonge dans une ambiance un peu diffĂ©rente. En effet plus expĂ©rimentale, cette composition, Ă  l’instar des engrenages du temps qu’elle veut dĂ©crire, fait songer au Art Zoyd de «Marathonnerre» et du «Mariage du Ciel et de la Terre». Une Ă©volution polyrythmique entĂȘtante dont le balancier nous entraĂźne, tel un mĂ©canisme inĂ©luctable au grĂ© d’un voyage temporel articulĂ© de sonoritĂ©s captivantes et rĂ©pĂ©titives. Cette allĂ©gorie de la flĂšche du temps, cyclique, Ă  l’entropie incertaine, est sans doute la piĂšce la plus rĂ©ussie de l’album. Je pense que Gerd Weyhing tient lĂ  quelque chose de particulier

L’album se termine sur «Silence and Ecstasy» qui illustre un parcours de 30 km effectuĂ© en VTT au travers d’un paysage vallonnĂ©. Mis Ă  part une instrumentation parfois bancale (la basse), le morceau tient la route (c’est prĂ©fĂ©rable en VTT) et Ă©volue, aprĂšs une introduction planante, sur quelques frippertronics et autres arabesques guitaristiques. Ajoutons aussi certaines digressions trĂšs lĂ©gĂšrement jazzy (piano Ă©lectrique) et parfois une touche sĂ©rielle qui Ă©voque encore une fois certaines Ɠuvres d’Oldfield
 VoilĂ  de quoi terminer en beautĂ© un opus intelligent, travaillĂ©, inventif mais auquel il manque parfois un peu d’équilibre et de rigueur instrumentale.
Centurion
3/5

Merci Beaucoup Centurion!

Cryptomeria Reloaded

Some time ago I made a piece of music called Cryptomeria, featuring 5 synchronized synthesizers, each in a different meter, a mellotron, distorted speech samples and a distorted and delayed guitar. A friend made a video for it. You cannot see me anywhere, but you can see a full psychedelic flight through a space of yogurt and milk drops. Watch out for the acoustic and visual glitches near the end 🙂

Please leave me a message! Do you like the video / the music? Do you think it’s terrible? What is good, and what could be improved?

Listen and Download

On my Bandcamp Page you can hear, download and purchase all my Albums and Works, even the newest ones: gerdski.bandcamp.com
Here on this Page are a few old Works in their own players:

SubTerraMachIneA

CD-R “SubTerraMachIneA”
Released on 07.12.2018
Reviews can be found on the “CDs” link. They are mostly in German, but Google Translate does a very good job.

Track List:

1.) The Tree
2.) Clockwork for Uncertain Times
3.) Silence and Ecstasy

Oder
HERE or on Bandcamp.

Price:
12,- € plus 1,45 € P&P within Germany. Other countries: Please inquire
10,- € for the Download Version on Bandcamp